Adriano Olivetti ha realizzato un modello industriale basato non solo su una visione imprenditoriale innovativa e lungimirante, ma anche e soprattutto adattando la fabbrica ai suoi collaboratori.
Ha creato un ecosistema sociale capace di produrre un valore dentro e fuori il luogo lavoro: basti ricordare gli asili nido, le colonie, l’assistenza sanitaria, l’attenzione nei confronti dei giovani, delle donne lavoratrici e poi del tessuto socio culturale del territorio di Ivrea e del Canavese.
Cosa ha lasciato in eredità Adriano Olivetti all’interno della sua fabbrica di mattoni rossi? Lo abbiamo chiesto al dottor Siro Nocentini, per oltre 20 anni alla selezione del personale del gruppo Olivetti. Read more
Com’è stata la Olivetti del dopo Adriano?
Non vi è stato alcun cambiamento sostanziale, il contraccolpo legato alla sua morte ovviamente si è sentito ma più forte è stata la reazione di tutti noi collaboratori nel portare avanti l’azienda che con molta tenacia e grande visione imprenditoriale aveva messo in piedi ad Ivrea. Lui diceva sempre che un collaboratore aveva bisogno di trovare in azienda la sua posizione migliore affinché potesse esprimere il meglio delle sue capacità mettendoci oltre alla competenza anche la motivazione. Questo è stato da sempre uno dei must nella selezione delle risorse da inserire in azienda, esattamente come l’assenza di qualunque forma di discriminazione.
Cosa voleva dire far parte della Olivetti?
Era un privilegio professionale ed umano: si era ovviamente molto esigenti ma al contempo si consentiva ai collaboratori di usufruire di reali servizi di beneficio allargati anche ai propri familiari. Si trattava di vero welfare: basti pensare a tutto il sistema delle colonie. Noi della selezione del personale ogni anno per un paio di mesi dedicavamo le nostre attività a selezionare i migliori monitori e le migliori monitrici che avrebbero poi svolto il loro compito educativo durante i mesi estivi con i figli dei dipendenti Olivetti. Quale azienda oggi impiegherebbe i propri dipendenti a selezionare del personale da dedicare a servizi di welfare verso i familiari dei propri dipendenti? Questo è un esempio ma ve ne sarebbero moltissimi altri.
C’è un imprenditore oggi che in qualche modo le ricorda Adriano Olivetti?
Ritengo che Brunello Cucinelli sia oggi l’imprenditore italiano che più si avvicina, per pensiero e azione, ad Adriano Olivetti e al suo modello di impresa
Una parola che ben si sposa oggi se pensiamo alla Olivetti e al suo timoniere Adriano?
Libertà, che si accompagnava a Fiducia. Questa è stata la grande innovazione nello stile di lavoro voluto da Adriano